Giulia Tramontano è stata ucciso dal suo compagno insieme al suo bebè che aspettava: una tragedia incredibile, l’appello di Michelle Hunziker
La notizia dell’omicidio di Giulia e del suo piccolo è stata terribile. La confessione di Alessandro Impagnatiello è stata una ferita a cuore aperto con il barman che ha ucciso la fidanzata a coltellate dopo una lite in casa. Successivamente ha cercato di bruciare il corpo senza riuscirci: secondo gli inquirenti non è stato premeditato, ma è considerato ‘omicidio d’impeto’.
Una doppia vita che continuava a portare avanti da tempo: la verità è uscita a galla e così ha cercato di far fuori la fidanzata Giulia, che era diventato un peso per lui. Così sui social è intervenuto la showgirl e conduttrice tv, Michelle Hunziker, che da anni combatte la violenze sulle donne con l’associazione “Doppia difesa”, cercando di aiutarle in ogni modo.
Così ha voluto fare l’ennesimo appello a tutte le donne per suggerire cosa fare in quei momenti davvero terribili. La notizia è stata tremenda per tutti: in poche ore il barman ha confessato l’omicidio della fidanzata con il corpo trovato a terra. La madre di Alessandro Impagnatiello ha chiesto scusa a La Vita in Diretta versando lacrime a non finire in diretta tv per tutto quello che è successo: “Mio figlio è un mostro”.
Michelle Hunziker, la tragedia di Giulia Tramontano: l’appello a tutte le donne
Due famiglie distrutte con il suo gesto folle inaspettato anche dalla stessa mamma, ma c’erano state già le prime avvisaglie da giorni.
Un appello ben chiaro quella della showgirl di origine svizzera, che da pochi giorni è diventata anche nonna. Sul suo profilo Instagram ha pubblicato due filmati con un appello ben preciso rivolto a tutte le donne: “Come tutti, non riesco a pensare a Giulia e alla sua famiglia. A Giulia e al suo bebè che aveva in pancia da sette mesi. Continua imperterrito il fenomeno del femminicidio come se niente fosse. Si sta parlando tanto e stiamo facendo tante battaglie, qualcosa sicuramente è cambiato: io come tutti voglio fare un appello a tutte le donne. Mi raccomando cercate di capire i primi campanelli d’allarme, non fatevi svalutate. Il chiarimento può essere fatale a volte, non andate all’ultimo appuntamento”.
Poi ha aggiunto: “Nel frattempo prendiamo coscienza che il padre dei nostri figli che abbiamo scelto, se è violento, non va bene”. Il motivo è così ben delineato: “Purtroppo non ci possiamo prendere il lusso che questo degrado, questa cultura viziosa della donna percepita come un oggetto, tale per cui nel momento in cui rappresenta un problema, la sua vita non vale più niente. Come se fosse un problema da cancellare dal mondo“.