Jurassic World – Il regno distrutto (Jurassic World: Fallen Kingdom) è un film del 2018 diretto da Juan Antonio Bayona, nel cast troviamo ancora Chris Pratt nei panni di Owen Grady e Bryce Dallas Howard nei panni di Claire Dearing, ma forse il ritorno più apprezzato è quello di Jeff Goldblum nei panni di Ian Malcom.
Trama:
Isla Nublar, luogo in cui sorgevano i parchi di Jurassic Park prima e Jurassic World dopo, è ora mai abbandonata da tre anni, ma una violentissima eruzione di un vulcano che si riteneva essere inattivo mette a rischio le vite di tutti i dinosauri, le autorità devono prendere una decisione, salvare degli animali estinti milioni di anni fa o lasciarli alla fine a cui sono sempre stati destinati?
Intanto Owen Grady e Claire Dearing andranno sul’isola grazie all’ex-socio di Hammond, Lockwood, così che i due insieme a degli esperti cercheranno di salvare più dinosauri possibili tra cui anche Blue e portarli tutti su di un isola rifugio, tutto questo fino a che la situazione non degenera drasticamente.
N.B:
Se non avete ancora visto il film andate direttamente alle conclusioni che non avranno nessun tipo di spoilers, altrimenti essendo questa una recensione #N.C.S. ho molto da dire al riguardo, sopratutto per alcune scelte che mi hanno veramente lasciato basito.
INIZIO PARTE SPOILERS
Jurassic World…….ma perché?
Vedendo questo film mi sono posto tante domande ma la prima tra tutte è: Avevamo veramente bisogno di questa nuova saga di Jurassic Park? ovviamente la risposta è NO, ma ora mai esiste quindi andiamo ad analizzare insieme i punti più bassi di questa pellicola.
I dinosauri piangono:
Ebbene si in questo film i dinosauri piangono, o meglio Blue piange, anche se non ho capito se per il dolore della ferita o perché era contenta che il suo amato Owen non l’avesse abbandonata al suo destino, sta di fatto che ha pianto e questa cosa non riesco proprio ad accettarla mi dispiace.
I dinosauri ridono:
Quando il capo dei marine, spara con del narcotizzante all’Indoraptor (poi arriviamo anche a lui) per fare cosa? rubargli un dente lasciando tra l’altro la porta aperta, ma per quanto possa essere stupida di suo solo questa scena il supplizio continua, ovvero il dinosauro fa finta di subire l’effetto del narcotico si accascia a terra e nel momento in cui il marine sta cercando di sfilargli il dente di bocca, l’Indoraptor guarda in camera ride fa finta di riaddormentarsi per poi sbranare il “povero” marine, tutto in pieno stile LooneyToons.
Il letto è il miglior rifugio:
la piccola ed irritante bambina Maisie, inseguita da un dinosauro alto tre metri e che è stato geneticamente creato per uccidere (forse) invece di scappare a gambe levate fuori dalla porta di casa o chiudersi in un posto blindato, decide di salire le scale della villa, aprire la porta della camera e di mettersi sotto le lenzuola come se tutto fosse un sogno…….ok certo come no, ottima scelta.
Creiamo un danno ambientale di livello planetario:
Alla fine del film la piccola Maisie ha una brillante idea, invece di far morire i dinosauri rimasti all’interno del laboratorio sotto la casa, dove per pura fatalità era stato liberato del gas tossico, decide di liberarli così da poter farli girovagare per la città tranquillamente.
Per carità se parlavamo di cani, cervi o conigli potrei capire, ma qui parliamo di Tyrannosaurus, Allosaurus, ed altri carnivori oltre che a dinosauri erbivori, quindi con quella scelta hai provocato non solo la morte di non so quante persone ma anche la distruzione di un ecosistema che non prevede i dinosauri al suo interno……..per la seconda volta ottima scelta.
L’Indoraptor:
Per finire non potevo non parlare di lui, l’Indoraptor, come il suo predecessore Indominus rex è utile come una spina nel piede, nel senso che provoca fastidio senza arrecare seri danni ne preoccupazione.
innanzitutto è creato con cellule dell’Indominus e quelle di Raptor, di cui l’Indominus comunque ne possedeva una buona percentuale, ma tralasciando ciò, la cosa veramente brutta di questo Villain è che ce lo presentano come una macchina da guerra di un valore minimo di 4 milioni di dollari, con tanto di risposta a puntamento laser e un intelligenza talmente elevata da essere pari a quella di un Raptor (quindi perché non addestrare un Raptor direttamente), ma che in fin dei conti, primo non uccide nessuno a parte due persone per sbaglio e seconda cosa, io capisco che vuoi entrare nel mondo degli armamenti ma a quel punto che ne so crea un dinosauro più resistente, visto come è morto (incornato da un teschio di Triceratopo).
FINE PARTE SPOILERS
Conclusioni:
Jurassic World – Il regno distrutto, è un film che come il suo predecessore presenta molti aspetti negativi, anche se per una buona prima metà riesce a farci rivivere quelle atmosfere tipiche della saga, ma purtroppo questo non basta per salvare questa pellicola che sicuramente risulta meglio del primo Jurassic World ma che comunque non riesce a superare la sufficienza.
Consigliato a tutte quelle persone che vogliono passare un paio d’ore con un film d’azione senza aspettarsi un gran che.