Questi film sono famosissimi, ma in Italia non li abbiamo visti mai per intero

I film hanno una lunga storia di censure diverse in paesi vari. In Italia ci sono state censure di film che nessuno ha visto per intero.

Una lunga lista di film anche molto famosi che in Italia nessuno ha mai visto con tutte le scene originali. Colpa o merito della censura, che al tempo ha deciso di non inserire alcune scene nelle versioni di questi film per il pubblico italiano. Quello che ne esce è una versione monca di questi film.

Film censurati in Italia
Sala cinematografica vuota – cinelol.it

La storia della censura di certi paesi rispetto in particolare al cinema è un argomento estremamente affascinante. In un determinato paese questioni politiche, religiose o sociali possono finire per colpire un film e tagliare alcune scene ritenute dalle istituzioni competenti non conformi ai gusti o ai bisogni del pubblico. Questo può accadere per tanti motivi, ma il risultato è sempre lo stesso: il film non verrà mai visto in sala nella sua forma completa che era stata pensata e realizzata da regista e produttori.

In Italia ci sono molti film che sono andati incontro a una censura pesante, anche film molto famosi, sia nostrani che stranieri. Ve ne presentiamo 7. Il primo di cui parliamo è Scarface, in Italia arrivato col sottotitolo Lo Sfregiato, capolavoro a tema gangster di Howard Hawks del 1932. Già menomato in patria delle scene considerate più violente, in Italia gli venne inizialmente impedito di circolare a causa dell’eccessiva violenza mostrata. Esempio nostrano di censura è invece quello di Ossessione, del 1943, film d’esordio di Luchino Visconti. Rilasciato in più versioni, al più completa delle quali dura 135 minuti, fu concesso il nullaosta alla distribuzione a condizione che venissero tolti i nomi di Visconti e Fernando Previtali dai titoli di testa e venisse eliminata la scena con lo stemma sabaudo sulle bandiere tricolore.

Film e censura in Italia

Nodo alla Gola, film di Alfred Hitchcock del 1948, è un importante esperimento tecnico essendo uno dei primi esempi di lungometraggio girato con un unico piano sequenza. La prima versione del film arrivata in Italia nel 1949 venne respinta perché si mostrava “un delitto impressionante con scene ripugnanti che possono essere di scuola ed incentivo al delitto“. Il film Umberto D. di Vittorio De Sica fu vietato ai minori di 16 anni. Inoltre fu imposto il taglio di una scena in cui un malato in ospedale recita una preghierasenza la dovuta riverenza“.

Uno dei film più controversi della storia è Ultimo Tango a Parigi. Un film così tanto incentrato sul sesso e la perversione non poteva essere lasciato in pace dalla censura. La commissione di censori ebbe un lungo braccio di ferro con la produzione, arrivando a definire il film “pornografico”.

Film censurati in Italia
Frame da Salò, le 120 Giornate di Sodoma – foto ANSA – cinelol.it

Altro importante caso di scontro tra censura e espressione artistica è rappresentato da Salò, le 120 Giornate di Sodoma, di Pierpaolo Pasolini. In questo film il tema dell’abuso di potere è rappresentato in un modo estremamente conturbante e provocatorio che la commissione prima vietò la distribuzione pubblica, poi diede il nullaosta con la clausola del divieto ai minori di 18 anni.

Altro film molto contestato per le scene di estrema violenza è Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato. Il film fu pesantemente censurato e vietato ai minori di 18 anni per le scene di estrema violenza mostrate. A Milano il Procuratore della Repubblica ordinò il sequestro del film che venne dissequestrato solo dopo la sentenza della Corte di Cassazione.

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