Se hai visto questi film, non li vorrai rivedere una seconda volta. Se non li hai visti, stai lontano! Ecco perché e quali sono.
Da decenni la magia del cinema è in grado di farci provare emozioni inaudite e che nessun altro media è capace di donarci. Qualche ora nel buio di una sala cinematografica con l’odore di popcorn appena sfornati e il maxi schermo per far volare la mente e distrarsi da tutto per almeno quel lasso di tempo. Oppure un bel film nella comodità del salotto di casa, magari con qualche amico e una pizza. Meglio di così non si può chiedere! Ma siamo sicuri che tutte le pellicole siano adatte a farci svagare per qualche ora?
Di film ne esistono di tanti generi e tipologie differenti, per tutti i gusti e le emozioni che stiamo ricercando in questo periodo in particolare. Ma se conosci almeno uno di questi film saprai anche che non sono di certo di facile visione e per un motivo ben preciso: se li hai visti, forse, non li vorrai rivedere una seconda volta!
I film che non puoi rivedere due volte: ecco perché stare lontano da questi titoli
La bellezza di una pellicola può essere determinata da tantissimi fattori, dal più tecnico, al più emotivo. Molti di questi film ci appassionano per le storie che raccontano, quanto ci affezioniamo ai personaggi che passano sullo schermo e vogliamo assolutamente sapere come vanno a finire le loro vicende personali o dove vada a parare la storia generale del film. Ma ce ne sono alcuni che pur essendo belli, non vorremmo rivedere due volte.
Almeno non li vorremmo rivedere se non vogliamo rischiare di metterci a piangere davanti a tutti! Si tratta, infatti, dei film più commoventi di sempre e di fronte ai quali anche i più duri trattengono le lacrime a forza. Se ti toccano le storie di animali, per esempio, lascia stare “Hachiko“, la storia di amicizia tra umano e cane più triste di sempre. Grande storia di guerra e paternità per “La vita è bella“, con e di Roberto Benigni, che si è guadagnato l’Oscar nel 1997. Evitate se non volete piangere!
Per lo stesso motivo state lontano da “Il Gladiatore“, con l’indimenticabile performance di Russel Crowe e, ancora peggio, “Titanic” che ha visto la glorificazione sullo schermo di Leonardo Di Caprio e un sacco di fazzoletti che hanno asciugato le lacrime degli spettatori.
