Pulp Fiction, ricordi cosa c’era nella valigetta? Tarantino svela il contenuto

Cosa c’è nella valigetta di “Pulp fiction”? Dopo anni, ecco la verità sull’iconico film di Quentin Tarantino

Il film è, senza ombra di dubbio, uno dei capolavori degli ultimi trent’anni. E oggi, a distanza di tantissimo tempo dall’uscita del clamoroso successo, Quentin Tarantino finalmente risponde alla domanda che tutti ci siamo fatti vedendo il film: cosa c’è all’interno della valigetta che Vincent e Jules dovevano riportare a Marsellus? Ecco la verità.

Pulp fiction, valigetta
Cosa c’è nella valigetta di Pulp fiction? foto: screen da Pulp fiction – cinelol

“Pulp fiction” uscì nel 1994, come secondo film di Quentin Tarantino, che aveva già sorpreso con “Le iene”. Niente, a confronto di questa pellicola: 154 minuti di scene grottesche, di dialoghi surreali, di violenza sopra le righe e, sulla quale, si riesce persino a ridere.

E poi, un cast stellare. “Pulp fiction” riuscì a rivitalizzare John Travolta, che arrivava da anni in cui sembra aver imboccato il viale del tramonto. Lanciò poi Uma Thurman, che, negli anni, diventerà la vera e propria musa di Tarantino. Le interpretazioni di entrambi si aggiudicarono una candidatura all’Oscar rispettivamente per miglior attore protagonista e miglior attrice non protagonista e Samuel L. Jackson fu candidato come miglior attore non protagonista. Ma nel cast troviamo anche Bruce Willis, Ving Rhames, Christopher Walken e Harvey Keitel.

“Pulp Fiction” vinse la Palma d’oro al festival di Cannes del 1994 e ottenne il premio per la miglior sceneggiatura originale agli Oscar del 1995, su ben 7 candidature, tra cui oltre a quelle per gli attori, anche quelle a miglior film, miglior regista e miglior montaggio.

Cosa c’è nella valigetta?

Un film iconico, dunque, reso immortale dai dialoghi. Per esempio la celebre formula della Bibbia “Ezechiele 25.17” oppure la frase di Mr. Wolf, “risolvo problemi”. Ma anche dall’andamento che non segue una linea temporale continua, con andirivieni nel tempo. E poi, da alcune trovate geniali di Quentin Tarantino.

Valigetta, Pulp fiction
Una scena con l’iconica valigetta foto: screen da Pulp fiction – cinelol

Gli esperti di cinema la chiamano MacGuffin, cioè quell’espediente di sceneggiatura, fondamentale per portare avanti la storia. I gangster Vincent e Jules, interpretati da Travolta e Jackson, infatti, devono recuperare una valigetta per conto del loro capo. E, quando la aprono, lo spettatore vedrà solo una luce abbagliante che illumina il volto di chi ne osserva il contenuto.

Per anni ci si è scervellati su cosa vi fosse all’interno della valigetta. La teoria più accreditata sostiene che dentro la valigetta vi sia l’anima di Marsellus Wallace, venduta al diavolo. Ma il gangster ora la rivorrebbe indietro. A sostenere l’affascinante teoria, il fatto che il numero di sblocco della valigetta sia 666 (notoriamente il numero del Diavolo). Ma anche il fatto che, sulla nuca, Marsellus abbia un cerotto, da dove, evidentemente, il demonio avrebbe tirato via la sua anima.

Secondarie, le teorie che vorrebbero che nella valigetta vi fossero i diamanti protagonisti del primo film di Tarantino, “Le iene”. Teoria suffragata dal fatto che due personaggi, Vincent Vega di “Pulp fiction” e Vic Vega de “Le iene”, sarebbero fratelli. Infine, la citazione cinematografica. Sappiamo quanto Tarantino le ami: un tributo al film del 1955, “Kiss Me Deadly”, dove vediamo una scatola, collegata alle porte dell’inferno, che si illumina quando viene aperta, in maniera altrettanto criptica. E, forse, la grandezza di “Pulp Fiction” sta proprio nel non sapere cosa vi sia dentro quella valigetta che scatena un bagno di sangue.

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